Tesi di Lucy Battù: L’ascolto del desiderio nella mediazione familiare
La tesi di Lucy Battù per il Corso di Mediazione Familiare (Edizione XIV del Corso in Mediazione Familiare Novembre 2019, dell’Associazione Me.Dia.Re) è un viaggio nelle profondità degli elementi messi in gioco dal conflitto e che questi mette in gioco, ma è anche un’esplorazione delle ragioni per le quali e dei modi con cui è opportuno che essi siano accolti e riconosciuti dal mediatore. Il ché, naturalmente, rinvia direttamente alla sua attività di ascolto. E qui la tesi di Lucy Battù – che nelle pagine precedenti si è già soffermata sui caratteri fondamentali della mediazione familiare e di quella penale – spicca il volo. Infatti, dopo aver descritto il valore e la funzione dell’ascolto nell’Induismo, nell’Ebraismo nel Cristianesimo, e nel Buddhismo, approda a Michel Lobrot al suo approccio denominato “Non-Direttività Interveniente” (N.D.I.), che la porta a soffermarsi sulla centralità dell’ascolto dei desideri nell’attività di mediazione (familiare, penale, ecc.). Un ascolto che il mediatore deve svolgere rispetto ai desideri delle parti e anche rispetto ai propri desideri relativi al loro conflitto, poiché solo se è consapevole di questi ultimi può evitare di esserne condizionato e di sovrapporli ai loro.
Infatti, come ricorda Lucy, recuperando le riflessioni di George Pavlich:
«il mediatore, è colui che accoglie sia la parola che vela sia quella che svela e sa situarsi all’interno dell’ambiguità del linguaggio con lo stesso coraggio con il quale accetta di lavorare con le parti nel disordine, nel caos, nel non senso del conflitto che vivono ed esprimono». Quindi, «se i confliggenti non riescono a “riconoscersi” tra di loro, il mediatore, dovrà “riconoscere” a ciascuno le proprie emozioni, non i fatti».
D’altra parte, scrive nella premessa Lucy Battù, più in generale:
«Le vocazioni si ascoltano quando, dentro di noi, avviene una “chiamata”. Cosi vale anche per le nostre scelte di vita: personali oppure lavorative. Alla base di queste c’è sempre una motivazione intrinseca legata a chissà quale esperienza che ci conduce a percorrere una determinata strada.».
Può cliccare qui chi è interessato a leggere la tesi di Mediazione Familiare Lucy Battù.
Le altre tesi sulla mediazione familiare dei partecipanti ai corsi di Me.Dia.Re. si trovano nella pagina Tesi dei Corsi di Mediazione Familiare, Penale…
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