L’Associazione Me.Dia.Re. dal 2003 progetta ed eroga percorsi formativi, consulenze e supervisioni per professionisti e enti pubblici e privati operanti in ambito sanitario, sociale ed educativo e nel settore della giustizia su:

  • prevenzione, de-escalation e gestione delle aggressioni contro gli operatori
  • prevenzione e gestione dei conflitti tra l’utenza e gli operatori sulla gestione delle criticità relazionali nel rapporto con il paziente/utente insoddisfatto
  • prevenzione e gestione dei conflitti interni ai gruppi di lavoro
  • ascolto e accoglienza delle vittime di reato

Progetti basati sui bisogni dell’organizzazione

I percorsi formativi, così come i percorsi di supervisione e quelli di consulenza sono progettati e condotti sulla base delle specifiche esigenze rappresentate dall’ente interessato, adeguandoli alle specifiche istanze organizzative, anche in termini di durata, articolazione del percorso e numero minimo e massimo dei partecipanti.

Fondamento operativo-esperienziale alla base dei progetti proposti da Me.Dia.Re.

I progetti formativi, di supervisione e di consulenza proposti dall’Associazione affondano le loro radici nell’esperienza ultradecennale maturata da Me.Dia.Re. sul piano operativo e, in particolare, nella progettazione e nella realizzazione dei servizi di Ascolto e Mediazione e di Mediazione Familiare.

I progetti formativi sono percorsi formativi, costruiti ad hoc sulle specifiche esigenze dell’ente richiedente.

OBIETTIVI GENERALI DEI PERCORSI FORMATIVI

In termini generali, sono finalizzati al all’affinamento delle capacità relazionali nell’ambito del rapporto con i fruitori dei servizi da quello erogati (pazienti/utenti e o loro famigliari), al miglioramento delle relazioni interne al gruppo di lavoro, anche ai fini della prevenzione e della de-escalation e della gestione dei conflitti.

ACCREDITAMENTO ECM DEI PERCORSI FORMATIVI IN AMBITO SOCIO-SANITARIO

I percorsi formativi progettati con le indicazioni necessarie all’eventuale accreditamento ECM (Educazione Continua in Medicina) da parte dell’Organizzazione richiedente. Inoltre, essendo anche un ente provider ECM, accreditato dall’Age.Na.S. (Codice Provider: 3796), l’Associazione Me.Dia.Re. può procedere anche autonomamente all’accreditamento ECM del percorso.

METODOLOGIA DEI PERCORSI FORMATIVI

La metodologia proposta è prevalentemente interattiva e prevede lo svolgimento di esercitazioni e simulazioni, la visione di filmati, l’esame e la discussione di casi.

ESPERIENZE FORMATIVE GIÀ REALIZZATE

  • Sulla prevenzione, de-escalation e gestione delle aggressioni verbali e fisiche ai danni degli operatori, tra i percorsi già svolti, si segnalano i seguenti:
    • i 18 corsi, di 16 ore l’uno, realizzati a partire dal 2014 per il personale dei PS generale, ostetrico-ginecologico, pediatrico e oculistico dell’O.U Sant’Orsola Malpighi di Bologna
    • 3 corsi di 4 ore per il personale di CASA ATC Servizi srl di Torino maggiormente impegnato nella relazione con l’utenza
    • 3 corsi di 12 ore per il personale dell’URP e dei Punti informativi dell’A.O.U Sant’Orsola Malpighi di Bologna
    • Un corso di 16 ore per operatori della polizia penitenziaria e volontari della Casa di Reclusione di Asti
    • un percorso di 16 ore per il personale medico e infermieristico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
    • 7 percorsi formativi di 16 ore per il personale infermieristico, educativo e socio-sanitario (area psichiatrica e area anziani) della Cooperativa Pro.Gest di Torino (accreditati ECM direttamente da Me.Dia.Re. che è ente provider accreditato dall’Age.Na.S.)
    • i 12 corsi, di 16 ore l’uno, per gli operatori del Pronto Soccorso e degli ambulatori dell’ASL CN2
    • un percorso di 16 ore per il personale infermieristico e amministrativo degli Istituti Clinici Zucchi di Monza
    • 4 percorsi di formazione di 8 ore, per gli operatori e per gli infermieri della RSA Casa Assistenza per Anziani, Via Romita 22, di Domodossola
  • Sulla prevenzione, de-escalation e gestione dei conflitti tra operatori e utenti si segnalano i seguenti percorsi formativi già realizzati:
    • 3 corsi, di 16 ore l’uno, per medici e infermieri dell’Azienda ULSS 19 di Adria – Rovigo
    • due corsi, di 16 ore, per direttori sanitari, primari e coordinatori infermieristici dell’Ospedale Villa Salus di Mestre
    • 5 corsi, di 12 ore l’uno, per il personale afferente alla Direzione delle Professioni Sanitarie dell’O.U Sant’Orsola Malpighi di Bologna
    • una formazione di 16 ore per medici e infermieri dell’ASST Ovest Milanese
  • Sulla gestione del rapporto con l’utente insoddisfatto sono stati condotti, tra gli altri, i seguenti percorsi:
    • una formazione di 16 ore per medici, infermieri, personale degli uffici affari legali e personale URP
    • 7 corsi di 8 ore (accreditati ECM direttamente da Me.Dia.Re. che è ente provider accreditato dall’Age.Na.S.) per la Società Dentlpro Group a favore di medici, direttori sanitari, clinic manager, direttori di area clinica e area manager
    • 2 corsi, di 32 ore l’uno, per gli operatori del front office, dell’URP, e del Servizio di Medicina Legale e Gestione del Rischio dell’A.O.U Sant’Orsola Malpighi di Bologna
    • 2 formazioni di 16 ore l’una per il personale del PS dell’ASL di Novara
    • 2 formazioni di 16 ore l’una per i presidenti delle commissioni invalidità e patenti dell’Azienda USL di Modena
    • 2 corsi di 32 ore per il personale del reparto di Ortopedia dell’Azienda USL di Modena
    • 3 corsi di 32 ore per il personale del PS dell’Azienda USL di Modena;
    • 2 percorsi di 24 ore per gli operatori del C.U.P. dell’O. di Legnano;
    • una formazione di 16 ore per medici e coordinatori infermieristici dell’ASL Avellino 2
    • una formazione di 48 ore per gli assistenti sociali, educatori, psicologi, infermieri e medici del T. dell’Asl Savona 2
  • Sulla gestione dei conflitti tra operatori e utenti e tra gli utenti del servizio stesso sono stati condotti, tra gli altri, i seguenti percorsi:
    • un percorso di formazione di 32 ore sulla gestione dei conflitti familiari per gli educatori della Cooperativa Il Ricino di Torino
    • 2 percorsi formativi di 16 ore per assistenti sociali ed educatori del CISSA di Domodossola
    • un percorso di 32 ore per assistenti sociali ed educatori del Tavolo Rifugiati del Comune di Torino
    • un corso di 12 ore per assistenti sociali, educatori, agenti della Polizia Municipale e altri professionisti del Comune di Moncalieri (TO)
    • due corsi di 16 ore per mediatori interculturali, presso l’Assessorato sanità, salute e politiche sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta
    • un corso di 16 ore per operatori dei Servizi Sociali, della Polizia Municipale e di altri professionisti del Comune di Collegno (TO)
    • un corso di 8 ore per gli educatori della Cooperativa Terra Mia di Torino
  • Sulla prevenzione e gestione delle criticità relazionali e dei conflitti interni al gruppo di lavoro si segnalano, tra gli altri:
    • un corso di 20 ore per dipendenti del GOETHE-INSTITUT TURIN
    • un corso di 16 ore per il personale del reparto di Endoscopia dell’A.O.U Sant’Orsola Malpighi di Bologna
    • un corso di 16 ore per coordinatori infermieristici dell’Azienda USL di Modena
    • un corso di 12 ore per personale afferente alle Direzione Professioni Sanitarie dell’A.O.U Sant’Orsola Malpighi di Bologna
    • una formazione di 48 ore per personale con funzioni di coordinamento dell’European Training Foundation (ETF) presso la sede di Torino.
    • un corso di 24 ore per i formatori dello staff di “Essere Donna, essere soggetto sociale” (progetto del Comune di Benevento)
  • Sull’accoglienza e l’ascolto delle vittime di reato, con particolare riguardo alle vittime di violenza di genere si segnalano alcuni dei corsi già svolti
    • una formazione di 4 ore per gli studenti del Politecnico di Torino
    • tre corsi di 16 ore per assistenti sociali ed educatori dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Genova
    • una formazione di 4 ore per operatori della Polizia di Stato organizzata dal SPI – CGIL di Torino
    • un corso di 48 ore per operatori sociali, agenti di polizia municipale e operatori del volontariato del Comune di La Spezia
    • un corso di 16 ore (Eyes Wide Open) per mediatori culturali e volontari in ambito socio-culturale della Città di Torino
    • una formazione di 16 ore per il personale delle forze dell’ordine e per educatori e assistenti sociali operanti nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, organizzato dal Comune di Verbania

Progetto formativo per l’attivazione di un Servizio Comunale di Ascolto del Cittadino e Mediazione dei Conflitti

Un percorso formativo particolare è stato quello progettato e realizzato nel 2007: un percorso di formazione di 192 ore d’aula, finanziato dal Comune di Verbania (VCO) e rivolto ad un gruppo di operatori dei Servizi Sociali dell’Amministrazione e di cittadini, che ha portato a costituire un Servizio di Ascolto e di Mediazione, attivato dal settembre 2007 e organizzato e sostenuto dalla Città di Verbania (VCO) – Assessorato alle Politiche Sociali.

I percorsi di supervisione sono progettati a seguito di un’analisi dei bisogni dell’ente richiedente.

OBIETTIVI GENERALI DEI PERCORSI DI SUPERVISIONE

Possono indirizzati a rilevare e aiutare a gestire le problematiche inerenti ai rapporti tra il gruppo di lavoro e i terzi (fruitori dei servizi erogati, ecc.), oppure a supportare la riflessione sulle dinamiche relazionali interne al gruppo di lavoro. Il percorso di supervisione, inoltre, può anche essere progettato per offrire uno spazio in cui  affrontare le criticità riscontrate nella gestione di alcune situazioni operative e facilitare il confronto interno al gruppo, con particolare riguardo ad aspetti quali l’esplicitazione e/o la condivisione di assetti organizzativi, di modalità di approccio, la funzionalità degli stili comunicativi.

METODOLOGIA DEI PERCORSI DI SUPERVISIONE

La metodologia è impostata al fine di garantire a tutti i partecipanti al percorso la possibilità di esprimersi e di riflettere sulle questioni dibattute. L’approccio del supervisore, in quanto indirizzato a stimolare il confronto, supportando la sospensione del giudizio, si traduce in un’attività di ascolto empatico e a-valutativo e di sollecitazione di riflessioni condivise e di proposto di chiavi di lettura rispetto ai temi discussi, nella prospettiva di promuovere e rafforzare l’ascolto e il riconoscimento reciproci.

ESPERIENZE GIÀ REALIZZATE

Tra i percorsi di supervisione già realizzati si segnalano i seguenti:

  • dal 2018, un percorso di supervisione per un team di educatori della Cooperativa Il Ricino di Torino
  • dal 2013, un percorso di supervisione per educatori e assistenti sociali dell’Area Minori Stranieri Richiedenti Asilo e Non Accompagnati del Comune di Torino
  • nel 2013-2015, un percorso di supervisione per educatori e assistenti sociali del Servizio Stranieri e Nomadi del Comune di Torino
  • nel 2013-’15, un percorso di supervisione per educatori delle strutture di accoglienza di Torino per richiedenti asilo e rifugiati adulti inseriti nello SPRAR
  • dal 2013, un percorso di supervisione per educatori delle strutture di accoglienza di Torino per minori stranieri non accompagnati
  • dal 2005, sono stati erogati numerosi percorsi di supervisione a favore dei team di Ascolto e Mediazione dei Conflitti, costituiti da personale sanitario e amministrativo delle Aziende Sanitarie Pubbliche delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, formati da Me.Dia.Re. con percorsi formativi ad hoc riferiti al progetto Ascolto e Mediazione dei Conflitti in Sanità

L’Associazione Me.Dia.Re. offre percorsi di consulenza, a favore di singoli professionisti e di responsabili di strutture interne all’organizzazione interessata, basati su un’attenta analisi della domanda.

OBIETTIVI GENERALI DELLE CONSULENZE

Le consulenze sono indirizzate a singole figure professionali o a gruppi contenuti di professionisti interni all’organizzazione, che si trovano a dover fronteggiare situazioni particolarmente complesse per le diverse implicazioni relazionali, talora di carattere conflittuale (manifesto o latente), per la sovrapposizioni di assetti organizzativi e comunicativi, ecc.

In linea generale, il fine della consulenza è supportare il professionista nell’analisi degli elementi critici con cui si deve confrontare e nella riflessione sulle sue possibilità di intervento, al fine di aiutarlo a conseguire insieme ad una de-tensione anche una migliore gestione della situazione

METODOLOGIA DELLE CONSULENZE

La metodologia, che si tratti di consulenze ad una o a più persone, è quella dei colloqui (di numero e durata concordati) condotti con atteggiamento a-valutativo, con il fine di stimolare la disamina della questioni sotto eterogenei punti di vista e con un approccio orientato a proporre chiavi di lettura e a supportare la riflessione sulle opzioni risolutive ipotizzate.