Quinta puntata di Conflitti in corso

In questa quinta puntata di Conflitti in corso , si commenta la mail di un uomo, che racconta della sua lacerazione per un conflitto che riguarda due suoi famigliari, due persone che stima e alle quali vuole molto bene. Si tratta di un conflitto che va avanti da così tanto tempo che quest’uomo si sente molto appesantito e dispiaciuto, non meno di quanto si senta disarmato e impotente. A lasciarlo desolato è il fallimento dei suoi tentativi, con ciascuno dei protagonisti del conflitto, di stimolare una messa in discussione delle loro vicendevoli rappresentazioni totalmente negative e dei pregiudizi dell’uno verso l’altro.

Infatti, racconta che per ciascuno di loro anche i gesti più insignificanti della controparte diventano indizi di malevolenza, di invidia repressa, di ostilità malcelata, eccetera. E che quando egli prova, con ciascuna parte, a dimostrare l’infondatezza di tali interpretazioni negative, si accorge di avere davanti qualcuno che è sordo alle sue argomentazioni.

Nella quinta puntata di Conflitti in corso, quindi, svolgiamo qualche considerazione sull’escalation del conflitto, su come questa incida sulle reciproche rappresentazioni mentali delle persone in conflitto e sulle criticità incontrate da chi, volendo de-tendere il rapporto conflittuale, tenta di mettere in discussione quelle rappresentazioni intrise di ostilità e diffidenza.

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