Intervista a Antonella Pisegna: la delicata funzione dell’educatore – 24° puntata di Conflitti in corso
In questo video di Conflitti in corso, il 24°, non commentiamo più delle mail di persone che ci scrivono per esporre le loro riflessioni su situazioni conflittuali di cui sono a conoscenza, ma entriamo direttamente in contatto con una persona che di conflitti se ne intende. Intervistiamo, infatti, Antonella Pisegna, educatrice, socia e membro del consiglio di amministrazione della Cooperativa Sociale Il Ricino. Antonella, che si occupa del sostegno a nuclei famigliari in condizioni di disagio e difficoltà (incluso e, spesso, in primo luogo, il disagio derivante dalla violenza domestica), ci conduce non soltanto verso una maggiore conoscenza dei vari risvolti di quella professione, permettendo di coglierne – o, almeno, di intuirne – la complessità, ma ci permette anche di scorgere le pieghe più problematiche delle tante dinamiche relazionali che le educatrici e gli educatori devono gestire: l’ambivalenza iniziale verso tali professionisti da parte delle famiglie seguite, che, sì, da essi ricevono un supporto, ma si sentono anche sotto osservazione e, in fondo, sottoposte ad un giudizio; poi lo sviluppo di legami tra i professionisti e le famiglie che sono ricchi di implicazioni emotive ed affettive, cui fa da controcanto la necessità di fare attenzione a far sì che il rapporto non induca l’educatore a sostituirsi alla persona presa in carico; la sensazione di appagamento profondo, di restituzione di senso, vissuta dall’educatore, quando ci si accorge dei progressi importanti verificatisi nella situazione accompagnata; ma, altre volte, la frustrazione e l’impotenza quando sembra che tutto sia inutile; la difficoltà di gestire la conflittualità familiare e la necessità non soltanto di un buon lavoro di rete e di un contenitore in cui condividere vissuti impegnativi, ma anche di una formazione ad hoc…
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