Corsi e ricorsi è una nuova rubrica dell’Associazione Me.Dia.Re., simile ad altre già presenti sul web, che, come quelle, vuole contribuire a mantenere e rinfrescare la memoria circa fatti di varia natura accaduti tanto nel più recente passato che in quello un po’ più remoto. Tendenzialmente, infatti, gli eventi richiamati saranno quelli verificatisi dell’inizio del Novecento fino all’anno scorso. Tuttavia, questa rubrica presenta due caratteristiche: la prima è che è interlocutoria. In sintesi, chiunque abbia voglia di aiutarci a ricordare può segnalarci (in forma non anonima) l’accadimento che ritiene meritevole di attenzione. Pubblicheremo, quindi, tutti i fatti che ci verranno proposti, indicando anche chi è l’autore della “rimembranza”, ma riservandoci la prerogativa di verificare prima la congruità del contenuto e della forma del contributo inviato. Naturalmente, la preghiera è di scrivere dei contributi pubblicabili secondo le regole del diritto e del buon senso. L’altra peculiarità di questa rubrica riguarda il suo “taglio”. Me.Dia.Re., infatti, si occupa di mediazione familiare, penale, di gestione dei conflitti in diversi ambiti (aziendale, sanitario, scolastico..), di ascolto e sostegno per le vittime di reato e di altro ancora, pertanto, i fatti che verranno presi in considerazione saranno, soprattutto, quelli relativi al conflitto nelle sue più diverse manifestazioni e conseguenze, dal livello micro a quello macro. Saranno citati, quindi, eventi bellici, ovviamente, ma anche atti di terrorismo, episodi di criminalità organizzata e non, fatti di politica nazionale e internazionale, specie se aventi correlazioni con questioni del nostro Paese, eventi di rilevanza culturale e altri accadimenti, in vario modo oggetto di discussione, dibattito o polemica.

Henri Landru viene ghigliottinato a Versailles

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Il 1922 era ben lontano dalla Rivoluzione, ma alcune teste ancora venivano tagliate. Quelle dei serial killer, a quanto pare, erano tra queste.

Iwo Jima: una fotografia che fece la storia

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Dietro quello scatto si nascondono più storie di quante si potrebbero immaginare, tanto che, della battaglia in sé, quasi ci si dimentica.

Lo stalking è reato anche in Italia

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Undici anni fa il "decreto sicurezza" dell'allora Ministro degli Interni Roberto Maroni, coll'approvazione di di tutte le forze politiche, introdusse il reato di atti persecutori nel codice penale, e nella cultura, del nostro paese. 

L’umanità scomoda di Totò

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Totò e Carolina, il  22 febbraio del '54, fu giudicato dalla Censura «offensivo della morale, del buon costume, della pubblica decenza, nonché del decoro e prestigio delle forze di Polizia». La colpa di uno dei film più censurati del cinema italiano era quella di far ridere e di commuovere il pubblico, mostrando un poliziotto troppo umano e una ragazza madre respinta da tutti. Persone normali, che, ferite ed emarginate dal disagio sociale e ancor di più dai pregiudizi e dall'opportunismo di una società bigotta, trovano nella reciproca solidarietà la forza per reagire e restare umani.  

Malcom X assassinato a New York

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"Nessuno può darti la libertà. Nessuno può darti l'uguaglianza o la giustizia o qualsiasi altra cosa. Se sei un uomo, te le prendi."

Luca Coscioni muore il 20 febbraio 2006

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Mentre mi alleno per New York, fatti pochi passi, sono costretto a fermarmi, non riesco più a correre. Ancora non lo sapevo, ma quello sarebbe stato il mio ultimo allenamento. 

La strage di Adis Abeba: una vergogna tutta italiana

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Il 19 febbraio 1937, gli italiani, borghesi e militari, per le strade di Adis Abeba  diedero la “caccia al moro”. Il duce aveva ordinato “un radicale ripulisti” e per 3 giorni massacrarono e bruciarono la popolazione inerme, bambini compresi. Poi la strage proseguì con una più organizzata brutalità, secondo gli ulteriori ordini di Mussolini

La Rosa Bianca viene arrestata dalle SS

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La storia del gruppo che tentò di opporsi al regime nazista. Resistenza pacifica che si opponeva alla violenza più efferata.

La caccia ai capri espiatori

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Gli spettatori italiani dell'epoca guardavano forse con sollievo questo durissimo film, pensandosi migliori di quei provinciali americani: ignoranti, razzisti, cinici, opportunisti, frustrati e pronti a scatenare la loro violenza dando la caccia al diverso, allo straniero. "La caccia" uscì il 17 febbraio del 1966, ma non sembra aver perso un grammo della sua attualità. E della sua disperata bellezza.

1989, prime rivelazioni sul disastro aereo di Lockerbie

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Il 21 dicembre 1988, un Boeing 747-121, era decollato verso le 18.30 dall’aeroporto internazionale di Heathrow (Londra) diretto a New York. Alle 19.02 il Boeing sparì dai tracciati radar.

Piero Gobetti muore in esilio a Parigi

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25 anni. Davanti a sé, una strada al fianco dei grandi dell'epoca. Non poté percorrerla, stroncato dalle malattie e dalla violenza fascista.

380 secondi e 17 vite in meno a Parkland

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380 secondi corrispondono a sei minuti e venti secondi. Si tratta…

1983, l’incendio del cinema Statuto a Torino

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Una tragedia inaspettata, che ha ferito profondamente la Torino degli anni 80, ma di cui, oggi, rimane ben poca memoria.

Il naufragio più grave mai accaduto nel Mediterraneo

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Settantasei anni fa si consumava un naufragio terribile, uno dei più disastrosi nella storia dell'umanità. Certamente il più grave naufragio accaduto nel Mediterraneo. In quel naufragio di fronte allo straordinario promontorio ellenico di Capo Suniomorirono più di 4.000 italiani. Però, per chi era al governo di una parte del nostro Paese, la cosiddetta Repubblica di Salò, gli affogati nelle prime ore del 12 febbraio del 1944 non erano altro che dei traditori della patria, degli anti-italiani, e non meritavano alcuna pietà, visto che quei soldati italiani, dopo l'Armistizio dell'8 settembre del 1943, avevano rifiutato di continuare la guerra al fianco delle truppe naziste.

Mandela viene rilasciato dopo 27 anni

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Ventisei anni di carcere non riuscirono a spezzare la forza di Madiba, che lottò senza tregua, anche nelle peggiori condizioni possibili.

Giorno del ricordo (Foibe): il dolore, la memoria, le rimozioni

Una lettura tutt'altro che semplicistica di ciò che accadde intorno al confine tra Italia e Jugoslavia. Non tanto i fatti, quanto il loro significato.

Genova inerme sotto le bombe inglesi

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Mussolini doveva incontrare a Bordighera il dittatore spagnolo Francisco Franco, sperando di convincerlo ad abbandonare la neutralità. Mussolini ed Hitler avevano enormemente aiutato Franco ad abbattere la Repubblica Spagnola, sicché ora si aspettavano che questi si decidesse ad entrare nella Seconda Guerra Mondiale al loro fianco. Forse fu in vista di tale incontro che la Royal Air Force decise di attaccare Genova, la mattina del 9 febbraio 1941, quattro giorni prima dell'incontro stabilito tra i due dittatori, per scoraggiare Franco dall'allearsi con Hitler e Mussolini.  

A Orangeburg il no al razzismo nel bowling si paga con la vita

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La protesta contro la segregazione razziale nelle sale da bowling a Orangeburg, South Carolina, che fu repressa sparando ad altezza uomo, non contrastava un aspetto secondario della disumanità razzista. Anzi, mentre metteva in risalto la squallida cattiveria dei razzisti dichiarati, svelava anche altre meschine ottusità. Come quelle di chi, vergognoso di dichiararsi razzista, giustificava la segregazione in nome della pace sociale e attribuiva l'agitazione del Ku Klux Klan all'estremismo del movimento per i diritti civili e all'insolenza dei neri. Vale la pena ricordarlo il massacro di Orangeburg, soprattutto oggi.

Mattei preferisce il cappio al tradimento

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"Gianfranco Mattei, la tua cattedra è rimasta là: Gianfranco Mattei, la lezione non si perderà."

Quel “no” di Maurizio Arnesano

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«Non vi preoccupate, sono ancora vivo», aveva scritto alla sua famiglia Maurizio Arnesano pochi giorni prima. Ma non sapeva che Giusva Fioravanti, leader e assassino dell'organizzazione neofascista N.A.R., era alla ricerca di un mitra e che, vedendolo di servizio davanti ad un'ambasciata, quel 6 febbraio del 1980, aveva deciso di portargli via l'M-12. Arnesano reagì. «Non sparare alle spalle è un lusso», disse in seguito Giuseppe Valerio Fioravanti a proposito dell'omicidio di Maurizio Arnesano, quando gli venne rinfacciato di averlo freddato con 4 colpi nella schiena, mentre cercava riparo nell'ambasciata, dopo avergli ficcato già tre pallottole in un braccio. Poi toccò all'appuntato Francesco Evangelista e al sostituto procuratore Mario Amato, che proprio sui terroristi neofascisti stava indagando, ostacolato e delegittimato dal giudice Alibrandi, futuro deputato missino, che era il padre di Alessandro, un fedelissimo di Fioravanti e un killer dei NAR.  

1936, esce Tempi Moderni di Chaplin

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"Tempi Moderni, una storia sull’industria, sull’intraprendenza individuale, sulla crociata dell’umanità che cerca la felicità."

Jalta, la conferenza sul destino del mondo

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Tre uomini, tre nazioni, una guerra da concludere, un mondo da spartirsi. Si incontrarono in Crimea e lì decisero le sorti di tutti.

Traini apre le danze della violenza razzista

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Il primo di una lunga, e triste, serie di episodi di violenza. Resa inevitabile, autorizzata, causata o solo concomitante alla campagna elettorale del 2018?

Stalingrado: la ferocia, gli ordini, la morte, Hitler, Stalin… e «la dignità umana»

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«Oggi i russi combattono con un eroismo e uno spirito di sacrificio senza pari, ed essi combattono contro di noi solo per difendere la loro dignità umana». Ciò fu quanto scrisse in un rapporto ufficiale un funzionario nazista, Otto Bräutigam, mentre infuriava la battaglia di Stalingrado. Deplorava, spassionatamente, il fatto che il terrore pianificato e realizzato dai suoi connazionali, insieme alla politica di sterminio e sfruttamento della popolazione sovietica, invece di indurla ad accogliere i tedeschi come liberatori e a rivoltarsi contro i bolscevichi, la inducesse a resistere con disperato coraggio.

1979: l’ayatollah Khomeini torna in Iran dopo 15 anni di esilio

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"[...] E voi ci avete morso troppo. E troppo a lungo. In noi avete sempre visto un mercato e basta, a noi avete sempre esportato le cose cattive e basta. Le cose buone, come il progresso materiale, ve le siete tenute per voi."

L’URSS parte alla volta della Luna

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Da uno dei più pericolosi conflitti della storia umana scaturirono conquiste scientifiche prima inimmaginabili. 

Hitler non fece né un colpo Stato, né una rivoluzione

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Quel 30 gennaio del 1933 non ci fu un colpo di Stato né una…

Emilio Alessandrini, pubblico ministero ucciso da Prima Linea

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"Sarà per quella faccia mite, da primo della classe che ci lascia copiare i compiti, sarà per il rigore che dimostra nelle inchieste, Alessandrini è il prototipo del magistrato di cui tutti si possono fidare; era un personaggio simbolo, rappresentava quella fascia di giudici progressisti, ma intransigenti, né falchi chiacchieroni, né colombe arrendevoli."
Walter Tobagi

La tortura libera il Generale Dozier dalle BR

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Un successo internazionale o una macchia indelebile? Forse, la medaglia per il caso Dozier presenta due facce opposte. Luci e ombre di una storia insabbiata per decenni. 

Oggi è il 27 gennaio

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Solo ricordando, si può contrastare la sleale, cinica e opportunista propaganda di chi, per calcolo politico o per ottusità, da sempre tenta di  negare la verità di quella tragedia immane. E si può smascherare chi cerca di impedire che la memoria collettiva aiuti a riconoscere la natura delle atrocità commesse ai giorni nostri.