Pubblicati da Staff Me.Dia.Re

Radio Veronica One intervista Me.Dia.Re.

Ai microfoni di Radio Veronica One A. Quattrocolo e M. D’Alessandro parlano del modello di Ascolto e Mediazione dei Conflitti utilizzato nei Servizi Gratuiti di Me.Dia.Re. e dei rischi sottesi al DDL Pillon. Qui il video integrale dell’intervista.

La mediazione dei conflitti in pillole

La mediazione dei conflitti in pillole. Spunti teorici e metodologici. In cinque dirette Facebook i professionisti di Me.Dia.Re. presentano il teme della mediazione dei conflitti. I primi due video, già on-line, offrono un inquadramento teorico-metodologico della mediazione dei conflitti nell’ambito delle alternative dispute resolutions e un approfondimento sul tema della mediazione familiare. Cos’è la mediazione dei […]

La mediazione come spazio di confronto

Qual è l’obiettivo della mediazione dei conflitti? Spingere forzatamente le parti contrapposte a riaprire un dialogo? Favorire il confronto tra punti di vista divergenti? Esiste il rischio che una delle due parti utilizzi lo spazio della mediazione per perseguire scopi particolari? Nell’articolo, M. D’Alessandro, filosofo e mediatore, esamina alcuni presupposti filosofici che stanno alla base di un certo modo di intendere la mediazione dei conflitti e definiscono quello che in letteratura è noto come modello umanistico-trasformativo.

Ascolto e Mediazione Penale

Intervista a Monica Cristina Gallo, Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Torino e Mediatrice dei conflitti familiari e penali. Nell’intervista, a cura di M.D’Alessandro, M. Gallo affronta il tema della mediazione penale in carcere, uno strumento ad oggi ancora poco utilizzato in Italia.

 

Prima gli esseri umani

La sostituzione della prospettiva del “prima gli esseri umani” con quella del “prima noi”, invece di tutelare davvero quei “noi”, li seduce, li inganna e fornisce comodi alibi per non risolverne le cause del disagio.

(in)giustizia nazionalrazzista

 La (in)giustizia nazionalrazzista cerca di far credere che la fonte di tutti i mali di cui soffrono gli italiani è l’immigrazione e si propone come una giustizia centrata sull’individuazione di un comodo capro espiatorio.