Pubblicati da Alberto Quattrocolo

Eccidio di Rizziconi. 06/09/1943

Una strage nazista in Calabria, l’unica realizzata in quella Regione, compiuta due giorni prima del fatidico 8 settembre del ’43 (il giorno in cui fu comunicata la firma dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati), cioè quando ancora l’Italia e la Germania di Hitler erano alleate.  17 persone uccise, di cui tre bambini e cinque ragazzi: una strage dimenticata fino a tre  anni fa e la cui motivazione non è ancora stata chiarita. Perché per 24 ore furono sparati colpi di artiglieria pesante contro un paese in cui erano presenti soltanto dei civili?

Il mediatore sullo sfondo

Il mediatore non è un protagonista. Infatti, incontra altri esseri umani e condivide con questi la scena dell’incontro, ma deve tendere a mettersi da parte, a restare il più possibile sullo sfondo. Quello sfondo sul quale emergono le figure dei soggetti il cui conflitto è chiamato a mediare: i medianti

Il generale-prefetto Dalla Chiesa è assassinato il 3 settembre 1982

L’abbandono, la solitudine, il presentimento e la morte. Anche il generale Dalla Chiesa ne fu vittima. Era diventato Vicecomandante generale dell’Arma, massima carica di cui poteva essere allora investito un Carabiniere. Per poter comandare la Prefettura palermitana fu messo in congedo, ma i poteri promessigli dal governo non arrivarono: a sostituirli, la sera del 3 settembre, raffiche di Kalashnikov che si abbatterono sulla macchina del generale e quella della scorta, uccidendo anche l’agente Domenico Russo.

Il 2 settembre 2015 Alan Kurdi affoga nell’Egeo insieme alla sua famiglia

Alan perde la vita e la sua immagine diventa virale. Charlie Hebdo la mette in copertina e si scatena la polemica. Quel 2 settembre 2015 una barca di migranti siriani era affondata nell’Egeo. Qualcuno si era salvato, qualcuno no. Tra quest’ultimi, due bambini, due fratelli. La foto scattata al corpo senza vita di uno dei due, steso sulla battigia di una spiaggia turca, farà il giro del mondo. Alan era un piccolo siriano kurdo di Kobane, partito con padre, madre e fratellino a bordo di un’imbarcazione, invece che di un aereo, poiché la zia, residente in Canada, non era riuscita a porsi come garante della famiglia.

30 agosto 1918: attentato a Lenin e immediata risposta bolscevica

La guerra civile russa fu inasprita da una giornata di attentati alla Rivoluzione: si scatenò il Terrore rosso. Cinquecento prigionieri di Pietrogrado furono giustiziati il giorno stesso; altri trecento morirono nel mese successivo; le piazze diventarono teatro di fucilazioni di ex ufficiali zaristi e socialisti rivoluzionari. In tutta la Russia scorreva il sangue dei nemici della rivoluzione, soprattutto di quelli senza armi: furono emesse 6185 condanne a morte. Chissà quanti morirono in realtà.

Il fine della mediazione non è prestabilito dal mediatore

Mentre in Parlamento si discute un disegno di legge teso ad introdurre l’obbligo di seguire un percorso di mediazione familiare per le coppie in fase di separazione, sulla base di una quasi ventennale esperienza pratica, proponiamo qualche riflessione su natura e obiettivi del percorso mediativo, secondo un particolare approccio che ambisce a rispettare massimamente la libertà degli attori del conflitto.