Stalingrado: la ferocia, gli ordini, la morte, Hitler, Stalin… e «la dignità umana»

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«Oggi i russi combattono con un eroismo e uno spirito di sacrificio senza pari, ed essi combattono contro di noi solo per difendere la loro dignità umana». Ciò fu quanto scrisse in un rapporto ufficiale un funzionario nazista, Otto Bräutigam, mentre infuriava la battaglia di Stalingrado. Deplorava, spassionatamente, il fatto che il terrore pianificato e realizzato dai suoi connazionali, insieme alla politica di sterminio e sfruttamento della popolazione sovietica, invece di indurla ad accogliere i tedeschi come liberatori e a rivoltarsi contro i bolscevichi, la inducesse a resistere con disperato coraggio.

1979: l’ayatollah Khomeini torna in Iran dopo 15 anni di esilio

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"[...] E voi ci avete morso troppo. E troppo a lungo. In noi avete sempre visto un mercato e basta, a noi avete sempre esportato le cose cattive e basta. Le cose buone, come il progresso materiale, ve le siete tenute per voi."

L’URSS parte alla volta della Luna

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Da uno dei più pericolosi conflitti della storia umana scaturirono conquiste scientifiche prima inimmaginabili. 

Hitler non fece né un colpo Stato, né una rivoluzione

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Quel 30 gennaio del 1933 non ci fu un colpo di Stato né una…

La mediazione familiare va sospesa nei casi di violenza psicologica

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La violenza psicologica nelle relazioni di coppia La violenza…

Emilio Alessandrini, pubblico ministero ucciso da Prima Linea

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"Sarà per quella faccia mite, da primo della classe che ci lascia copiare i compiti, sarà per il rigore che dimostra nelle inchieste, Alessandrini è il prototipo del magistrato di cui tutti si possono fidare; era un personaggio simbolo, rappresentava quella fascia di giudici progressisti, ma intransigenti, né falchi chiacchieroni, né colombe arrendevoli."
Walter Tobagi

La tortura libera il Generale Dozier dalle BR

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Un successo internazionale o una macchia indelebile? Forse, la medaglia per il caso Dozier presenta due facce opposte. Luci e ombre di una storia insabbiata per decenni. 

Oggi è il 27 gennaio

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Solo ricordando, si può contrastare la sleale, cinica e opportunista propaganda di chi, per calcolo politico o per ottusità, da sempre tenta di  negare la verità di quella tragedia immane. E si può smascherare chi cerca di impedire che la memoria collettiva aiuti a riconoscere la natura delle atrocità commesse ai giorni nostri.

1944, viene ucciso il partigiano Felice Cascione, autore di “Fischia il vento”

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Non scrisse solo la canzone: "Ferito in uno scontro con preponderanti forze nazifasciste rifiutava ogni soccorso e rimaneva sul posto per dirigere il ripiegamento dei suoi uomini."

Paul Newman, un uomo oggi

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«Ciò che vorrei scritto sulla mia tomba», disse una volta Paul Newman, «è che sono stato parte della mia epoca».

Lo fu, eccome se lo fu. E fu anche fortunato, certo. Però, seppe condividere i benefici che la fortuna gli portò. Si batté per le sue idee e i suoi valori, in campo politico, culturale, sociale e ambientale, con la stessa generosità con cui si impegnò nel sostegno verso i sofferenti e con lo stesso sentimento di gratitudine. Poco prima di morire disse alle sue figlie:

«è stato un privilegio essere qui».