Il 30 luglio 1938 Hitler conferisce un’onorificenza ad Henry Ford

L’industriale americano Henry Ford ricevette il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dell’Aquila Tedesca, che è la più alta onorificenza del regime nazista conferibile ad uno straniero, per l’impegno della sua filiale Ford in Germania nel rifornire l’esercito nazista di mezzi blindati.

Il Führer, però, non fu debitore nei confronti di Ford esclusivamente sotto il profilo industriale. Questi, infatti, nel 1918 acquistò un settimanale di Detroit, The Dearborn Independent, pubblicato poi tra il 1919 e il 1927, quando fu costretto a chiudere per le cause intentategli. La motivazione delle dispute giudiziarie risiedette nella pubblicazione di articoli di forte carattere antisemita: in particolare, la serie di scritti intitolata L’ebreo internazionale. Il problema del mondo propose la tesi secondo cui il popolo ebraico perseguiva, fin da prima dell’inizio del Novecento, l’obiettivo di esercitare un controllo sulla cultura e la finanza mondiali. Al suo interno, furono altresì ripresi i Protocolli dei Savi di Sion, un documento, successivamente definito un falso storico redatto dalla polizia zarista nel 1903, che sosteneva l’idea di una cospirazione ebraico-massonica volta alla conquista del mondo.

In Germania, nei primi anni Venti, gli articoli di cui sopra furono ripresi e pubblicati sotto forma di un’opera in quattro volumi, intitolata L’ebreo internazionale, Il problema più grande del mondo, più tardi tradotto in diverse lingue e diffuso in tutta Europa, Italia compresa. È a questo punto che avvenne il contatto, indiretto, tra i due personaggi: Hitler, imprigionato a seguito del fallito colpo di stato del ’23, ebbe tempo e modo di approfondire la lettura di alcuni dei pensieri di Ford, che rafforzarono le basi del celebre Mein Kampf (su questa rubrica, Corsi e Ricorsi, ne abbiamo parlato nel post Il 1° aprile, il Mein Kampf e il boicottaggio nazista del commercio ebraico Qui, è addirittura presente il nome dell’industriale, unico Americano mai citato dal Führer.

Sembra che, poco dopo, il partito nazista chiese allo stesso Ford dei contributi, in forza delle idee sostenute dal suo giornale: la versione ufficiale riporta un rifiuto da parte dell’azienda. Ad ogni modo, 14 anni più tardi gli fu conferita l’alta onorificenza già citata.

La vicenda si concluse poi durante il 1942, quando gli avvocati dell’Americano intentarono un’azione legale, che comportò la fine della distribuzione non autorizzata del libro, al netto della circolazione del materiale (tuttora in essere) fuori dalla legalità.

Alessio Gaggero

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