Il tentativo di triangolazione durante la mediazione

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Nei percorsi di mediazione familiare e, più in generale, di mediazione dei conflitti capita molto spesso che gli attori del conflitto, anche inconsapevolmente, pongano in essere dei tentativi di triangolazione nei confronti del mediatore. Come può reagire quest'ultimo in tali situazioni, considerando che il bisogno di sentire il mediatore dalla propria parte, quando si sta vivendo una situazione conflittuale, è perfettamente comprensibile?

Sedicesimo appuntamento Note di mediazione: “La notte” di Arisa

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Il sedicesimo appuntamento di Note di Mediazione prende spunto da "La notte" di Arisa, per ragionare come nella mediazione familiare e, più in generale, nella mediazione dei conflitti alla base degli accordi che portano ad una condizione "Win-Win" vi siano degli "accordi emotivi", senza i quali, come canta Arisa, per lo più,

"si esce sconfitti a metà".

Intervista a Daria Moschetti

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In questo quattordicesimo video della rubrica Interviste ad ex corsisti ascoltiamo Daria Moschetti, che, dopo aver seguito un corso di Me.Dia.Re. di vittimologia e di supporto alla vittima, si avvicinò alla mediazione familiare e penale, a partire proprio dal suo interesse al tema della violenza assistita, che era stato oggetto della sua tesi di laurea.

Intervista a Valentina Sestu

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In questo tredicesimo video della rubrica  Interviste ad ex corsisti diamo la parola a Valentina Sestu, psicologa dell’educazione e dello sviluppo, che si sofferma sugli interessi che l’hanno portata a formarsi alla mediazione familiare e penale e che spiega come, poi, ha declinato in ambito lavorativo e professionale, anche come tutor dell’apprendimento, le competenze apprese, in particolare sul piano dell’ascolto empatico.

Tesi di Stefania Zerbetto “Che resti tra noi”. La mediazione come opportunità di trasformazione e recupero del legame familiare e sociale.

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Nella sua tesi, proposta al termine del Corso in Mediazione Familiare), Stefania Zerbetto ha scritto:

La figura del mediatore familiare, nel complesso e sfaccettato contesto storico attuale - caratterizzato da rapporti sociali sempre più rarefatti ed appiattiti –, si inserisce come colui che, senza giudicare né proporre soluzioni, assume un ruolo di catalizzatore e facilitatore del ripristino della comunicazione tra i coniugi, affiancandoli nel fare chiarezza in merito alle loro emozioni e rispetto al conflitto coniugale, e trasformando un vissuto, percepito come pericoloso e distruttivo, in un’opportunità per uscirne non indeboliti ma rafforzati. In questo cambio di prospettiva, l’obiettivo non sarà più quello di trovare una soluzione al conflitto tra i coniugi (benché tale risultato sia senza dubbio auspicabile), ma quello di far sentire ciascuno di loro riconosciuto ed accolto nei propri bisogni, esigenze, emozioni e frustrazioni. Tale Riconoscimento rappresenta la base dalla quale partire affinché la comunicazione (ed eventualmente la fiducia reciproca nell’altro) possa eventualmente, riprendere tra le due parti.

Relazione, incontro con l’altro, condivisione, volontà di mettersi in gioco, rappresentano nuove prospettive di confrontarsi all’interno della famiglia, ma anche al di fuori di essa, tra i consociati e tra questi ultimi e le istituzioni. Non si tratta di magia, ma di impegno nel ripristinare quel legame sociale, quella percezione dell’altro come appartenente al genere umano, che ci accomuna e ci fa sentire intimamente compresi.”.

Quindicesimo appuntamento di Note di mediazione: “A muso duro” di Pierangelo Bertoli

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Nel  quindicesimo appuntamento di Note di Mediazione, la canzone di Pierangelo Bertoli "A muso duro", offre lo spunto per riflettere sulla situazione attuale, successiva alla fase critica del lockdown, che vede per la ripresa delle attività economiche l'obbligo di conformarsi a determinate regole imposte, a salvaguardia della salute pubblica, dallo Stato. Infatti è presumibile che possano emergere, in un futuro quanto mai prossimo, situazioni conflittuali a più livelli, innescate o acuite dallo stress generato dal dover mettere in pratica quelle nuove disposizioni.

Tesi di Martina Todesco: mediazione familiare e coppie con figli disabili

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La tesi proposta da Martina Todesco nel Corso in Mediazione Familiare) affronta il tema della mediazione in coppie genitoriali con figlio disabile.

Il mediatore ha un compito delicato e importante di riferimento e di aiuto alla coppia con tali problematiche, affinché quest'ultima si senta adeguatamente supportata a livello emotivo e relazionale e possa serenamente portare avanti il percorso di crescita del proprio figlio”.

 

Intervista a Martina Todesco

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In questo dodicesimo video della rubrica Interviste ad ex corsisti Martina Todesco racconta le motivazioni personali che l’hanno indotta a formarsi alla mediazione familiare e penale e spiega come poi ha declinato in ambito lavorativo, come educatrice professionale, le competenze apprese.

Il mediatore dei conflitti e il colloquio da remoto: l’importanza della comunicazione non verbale.

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La comunicazione non verbale ha un'importanza fondamentale nella relazione tra il mediatore e gli attori del conflitto. L'irruzione del SARS-CoV-2 ha reso inevitabile dei cambiamenti anche nello svolgimento dell'attività mediativa, che vanno ad interessare principalmente questo aspetto. Ma, poiché, anche quando la mediazione (familiare o in altri ambiti) si svolge online, la comunicazione non verbale resta un aspetto centrale, quali sono gli aspetti e gli accorgimenti a cui deve prestare particolare attenzione il mediatore? 

Tesi di Mariella Russo: Il ruolo della mediazione familiare nel procedimento dell’affido condiviso

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La tesi proposta da Mariella Russo nel Corso in Mediazione Familiare mette in rilievo quale risorsa sia la mediazione familiare nella separazione dei genitori, in particolare rispetto all’affidamento condiviso, soffermandosi su un percorso di mediazione che ha seguito come tirocinante presso uno dei servizi di Me.Dia.Re.