Si fa presto a dire “emozioni”: la paura nella mediazione

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Le emozioni entrano nella stanza della mediazione e giocano un ruolo importante. Tra queste emozioni figura anche la paura

Come può il mediatore “maneggiare” questa emozione? Cioè, come può disporsi e prepararsi a riconoscerla, rispettarla, rispecchiarla e sostenerla? 

Tesi di Valentina Sestu: Confronto tra il mediatore familiare e l’operatore d’ascolto

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Nella sua tesi di fine Corso in Mediazione Familiare, Valentina Sestu svolge un confronto tra l'attività e il ruolo del mediatore familiare e dell'operatore di un centro d'ascolto. In tale prospettiva, si sofferma sugli elementi della chiave della mediazione familiare, quali: il bisogno sociale connesso alla crisi, che si trasforma in opportunità; i requisiti, il ruolo e gli strumenti del mediatore familiare. Analogamente Valentina Sestu procede per quanto riguarda la figura dell'operatore d'ascolto. Ma poi dedica anche pagine molto interessanti alla presenza di un elemento comune e di un rischio comune ai due ruoli, cioè, rispettivamente: l'ascolto empatico e il coinvolgimento emotivo

Riguardo a questi aspetti Valentina Sestu ha aggiunto anche diverse rilevanti riflessioni in ordine alla formazione degli operatori del centro d'ascolto, anche alla luce della formazione seguita nel  Corso in Mediazione Familiare.

Diciottesimo appuntamento Note di mediazione: “Niente paura” di Ligabue

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Il diciottesimo appuntamento di Note di Mediazione è il primo di una serie di video dedicati alla sette emozioni universali e alla loro rilevanza nei percorsi di mediazione familiare e di mediazione dei conflitti negli altri ambiti. Lo spunto è offerto da"Niente paura" di Ligabue.

Tesi di Cristina Donadio: Mediazione familiare e mediazione in ambito socio sanitario, due pratiche a confronto

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Nella sua tesi, proposta al termine del Corso in Mediazione Familiare, Cristina Donadio, assistente sociale, analizza i conflitti che incontra e gestisce come direttrice di una Residenza Socio Sanitaria e di coordinatrice di una Casa Famiglia nonché di un’équipe operante presso un Centro di Salute Mentale: conflitti tra coniugi, tra familiari, tra familiari e operatori. E, osserva Cristina, spesso sono tra di loro correlati.

Scrive, infatti:  

Ciò che ho osservato è che nel momento in cui i conflitti familiari non risultano contenuti o gestiti attraverso una mediazione, con molta probabilità si estenderanno nel contesto organizzativo, dando luogo a problemi di natura comunicativa e organizzativa, non solo all’interno del nucleo familiare in oggetto ma anche tra il nucleo familiare e il personale, e all’interno dell’équipe multidisciplinare”.

Ma di non minore interesse è l’analisi di Cristina sulle analogie tra i rapporti e i conflitti tra gli ospiti e quelli tra i membri di una coppia o di una famiglia qualsiasi.

Intervista a Cristina Donadio

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Nel diciassettesimo video di Interviste ad ex corsisti  ascoltiamo Cristina Donadio, assistente sociale, direttrice di una struttura sociosanitaria, che si sofferma sulla complessa realtà che gestisce quotidianamente e sui conflitti che la attraversano, sottolineando quanto si sia rivelata efficace l’attività di mediazione dei conflitti tra gli utenti (o le loro famiglie) e gli operatori e tra i membri dell’équipe. Ma Cristina constata anche le resistenze ancora presenti rispetto all’introduzione di tale attività all’interno delle aziende e degli enti, che sembrano faticare a comprendere come l’attività di Ascolto e Mediazione in ambito sanitario, se correttamente implementata, sia un importante fattore di risparmio economico e di preservazione della qualità dei rapporti.

Tesi di Sara Vallone: L’utilizzo della Mediazione Familiare Interculturale in ambito migratorio

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Nella sua tesi, proposta al termine del Corso in Mediazione Familiare), Sara Vallone, antropologa culturale, esplora il possibile “intrecciarsi del concetto di mediazione familiare all'interculturalità nella sua concreta attuazione”, sollevando quesiti quali: "come coniugare tra loro ambiti così diversi quali i centri di accoglienza per rifugiati, il campo dell'antropologia applicata e la mediazione? Come definire e contrattare i molteplici habitus?"

Intervista ad Enrica Puppo

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In questo sedicesimo video della rubrica  Interviste ad ex corsisti parliamo con Enrica Puppo, avvocato esperta di diritto di famiglia e delle persone, che, oltre a soffermarsi sul rapporto tra la professione legale e quella del mediatore, racconta come metodologia fortemente interattiva e coinvolgente corso di mediazione familiare abbia facilitato l’avvio del progetto con altri suoi ex compagni di formazione (Luca Pugliese, Francesca Olivero e Sara Vallone), cioè la costituzione di ALEA: una realtà che offre mediazione familiare, sostegno alla genitorialità e consulenza educativa.

Tesi di Micaela Linari: Mediazione Familiare: il Colloquio Individuale come risorsa per una mediazione consapevole.

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Nella sua tesi, proposta al termine del Corso in Mediazione Familiare, Micaela Linari, ritenendo fondamentale che “che, nel corso degli incontri, le parti possano operare tra loro un riconoscimento reciproco”, spiega la rilevanza che ha il colloquio individuale con ciascun attore del conflitto.

Intervista a Serena Carraro

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In questo quindicesimo video della rubrica  Interviste ad ex corsisti diamo la parola a Serena Carraro, educatrice e arte-terapeuta, che non soltanto spiega le ragioni per le quali si è avvicinata alla mediazione familiare e penale e il significato e il valore che attribuisce all’esperienza formativa svolta, ma racconta anche del suo progetto, appena approvato dal Comune di Milano, di apertura di uno spazio in cui svolgere arte-terapia e mediazione familiare e mediazione dei conflitti.

Diciassettesimo appuntamento di Note di mediazione: “Il triangolo” di Renato Zero

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Nel diciassettesimo video di  Note di mediazione, prendendo spunto dall'ironico provocatorio testo de "Il triangolo" di Renato Zero e Mario Vicari, ci si sofferma sui tentativi di triangolazione posti in atto dagli attori del conflitto nei confronti del mediatore.