Supervisione Professionale ai Mediatori Familiari
4 – 5 dicembre 2021 – La supervisione è stata riconosciuta dall’A.I.Me.F. con il Cod. Patrocinio N. 052/2021
4 – 5 dicembre 2021 – La supervisione è stata riconosciuta dall’A.I.Me.F. con il Cod. Patrocinio N. 052/2021
Me.Dia.Re. organizza supervisioni per mediatori familiari, della durata di 10 ore, svolte da Supervisori Professionali riconosciuti dall’A.I.Me.F.
La Supervisione Professionale è uno strumento utile ai mediatori familiari per affrontare i momenti critici che si incontrano durante l’esercizio della propria professione. Aderire a tale momento fondamentale di confronto, permette ai partecipanti di soffermarsi, condividere e superare difficoltà connesse con la gestione di singoli casi, sia sul piano emotivo che su quello tecnico-procedurale.
È questa, infatti, la cornice di senso nella quale si è inserita l’iniziativa dell’A.I.Me.F., la quale non solo ha stabilito per i mediatori familiari l’obbligo di effettuare 10 ore di supervisione annue (in base agli articoli 7 e 8 del Regolamento Interno dell’A.I.Me.F. e alla Norma Tecnica UNI-11644-2016), ma si è anche curata di formare dei Supervisori Professionali, avendoli prima individuati tra coloro che sono in possesso di almeno 5 anni di esperienza nel campo della mediazione e che hanno erogato almeno 100 ore di formazione sulla mediazione familiare (per consultarne l’elenco: clicca qui).
Nota dell’A.I.Me.F.: Dalla solitudine al senso di condivisione.
I supervisori A.I.Me.F. come forma di sostegno ai Mediatori Familiari nei momenti di impasse.
Dal 2015 l’A.I.Me.F. ha promosso la formazione di Supervisori per rispondere al bisogno di sostenere e supportare la pratica professionale di tutti i Mediatori Familiari A.I.Me.F. I supervisori, mediatori esperti appartenenti a diverse scuole di pensiero, trovano nelle regole A.I.Me.F. lo spazio per armonizzare un intervento e rispondere alle difficoltà che si presentano nelle trattazioni dei casi. In uno scambio circolare, le esperienze a confronto costituiscono forme di arricchimento e promozione delle culture della mediazione.
A seguito della norma UNI 11644, i soci A.I.Me.F. devono svolgere un minimo di 10 ore di supervisione professionale individuale o di gruppo con un Mediatore Familiare Formatore e Supervisore.
Segreteria:
011.8390942
393 8584373
E-mail:
info@me-dia-re.it
Il volume, fondato sulla ventennale esperienza di servizi di mediazione (familiare, penale, in ambito sanitario, organizzativo-lavorativo e scolastico) e di ideazione e realizzazione di corsi e progetti formativi all’interno dell’Associazione Me.Dia.Re., propone un modello definito “Ascolto e Mediazione“, fondato su una premessa teorica ma di forte rilievo pragmatico: se la funzione della mediazione è gestire i conflitti, allora occorre che tale strumento si adatti all’oggetto cui è destinato, per evitare che il percorso mediativo sia vissuto dalle parti come una sorta di conflitto al loro conflitto e, quindi, a loro stesse.
Il modello “Ascolto e Mediazione” persegue, in primo luogo, l’obiettivo di offrire ai confliggenti ciò che il conflitto tipicamente toglie, l’ascolto: l’ascolto da parte dell’altro, l’ascolto dell’altro e l’ascolto di sé stessi. Ma tale reintegrazione, che si realizza attraverso un esercizio consapevole e calibrato dell’empatia, si basa su premesse teoriche (anche fortemente filosofiche) e relazionali che tentano di tenere insieme due istanze pragmatiche: da un parte, una profonda osservanza dell’a-valutatività del mediatore; dall’altra, il tentativo di non lasciare lontane dalla mediazione le persone che la vivono come un disconoscimento della loro reazione all’ingiustizia altrui; o come un invito “indecente” a collaborare col nemico; oppure, ancora, come una richiesta di rinnegare i propri valori o di rinunciare a tutelare i diritti, gli interessi o gli affetti più importanti.
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