Il 23 luglio del 1967 inizia la sommossa di Detroit che costa la vita a 43 persone

Gli scontri, che proseguiranno fino al 27 luglio, uccideranno 33 afroamericani e 10 bianchi, anche a causa dell’intervento contemporaneo, ma poco coordinato, della Polizia cittadina e della Guardia Nazionale del Michigan.

L’evento scatenante è ricondotto all’irruzione delle forze dell’ordine in un locale, privo di licenza, sulla dodicesima strada: il numero di presenti si rivelò molto più elevato del previsto e ciò indusse molti curiosi a riunirsi attorno agli arrestati. A questo punto, con le prime luci dell’alba, iniziarono gli scontri.

Elementi importanti, considerati il periodo storico e il contesto ambientale, furono quello etnico e sociale. In seguito alla Grande migrazione afroamericana, Detroit vide radicalmente cambiare la propria composizione cittadina ed ebbe bisogno di diversi decenni per digerire il fenomeno, tanto sotto il profilo dell’integrazione culturale che edile. Finalmente, negli anni Sessanta Detroit poteva dirsi al passo con le altre grandi città del nord, come testimoniato da diversi riconoscimenti sia federali che giornalistici.

Il malcontento, tuttavia, serpeggiava tra la popolazione, anche in ragione degli elevati livelli di razzismo rilevati tra i componenti delle forze dell’ordine: minacce, offese, arresti pretestuosi ed irruzioni a base razziale erano frequenti. Gli arresti al Bling pig fecero traboccare il vaso. La città ne uscì devastata, tanto da richiedere l’intervento del presidente Lyndon Jhonson, che fu costretto ad inviare due divisioni dell’esercito ad aiutare le forze già presenti sul territorio. 1189 feriti, più di 7200 arresti e più di 2000 edifici distrutti. Dai disordini di New York del 1863 non si era più vista una situazione simile. Là, però, si parlava di Guerra di secessione.

Nel 2017 è approdato nei cinema un film, diretto da Kathryn Bigelow e scritto da Mark Boal, che rievoca quei fatti: Detroit.

Alessio Gaggero

Locandina Master Mediatori familiari
Locandina Master Mediazione penale
Slide background
Slide background
Slide background
Slide background
Slide background
0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *