La prima cerimonia dei Premi Nobel si svolge il 10 dicembre 1901

I proventi del brevetto della dinamite permisero ad Alfred Bernhard Nobel di istituire, tramite il proprio testamento, gli omonimi premi, riuscendo, forse, a rendere il proprio cognome immortale sotto una buona luce. L’invenzione dell’esplosivo, probabilmente, gli fece temere di essere ricordato come un mercante di morte, inducendolo a trovare un modo per riabilitare la propria memoria.

Non si sposò, né ebbe figli, per cui poté destinare la quasi totalità del suo considerevole patrimonio, ottenuto proprio grazie ai brevetti chimici, ai famosi premi, e lo fece con queste parole:

Io, Alfred Bernhard Nobel, dichiaro qui, dopo attenta riflessione, che queste sono le mie Ultime Volontà riguardo al patrimonio che lascerò alla mia morte. […]
La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità. Detto interesse verrà suddiviso in cinque parti uguali da distribuirsi nel modo seguente: una parte alla persona che abbia fatto la scoperta o l’invenzione più importante nel campo della fisica; una a chi abbia fatto la scoperta più importante o apportato il più grosso incremento nell’ambito della chimica; una parte alla persona che abbia fatto la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina; una parte ancora a chi, nell’ambito della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole; una parte infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace. [...]

Gli esecutori del testamento istituirono la Fondazione Nobel per la gestione del patrimonio e la distribuzione dei premi, che, dunque, si dividevano in queste categorie: pace, letteratura, chimica, fisica e medicina. Solo nel 1968 fu aggiunto, ad opera della Banca Centrale di Svezia, il riconoscimento per l’economia. All’epoca, Nobel era già mancato da circa 70 anni: colpito da un’emorragia cerebrale mentre soggiornava in Italia, a Sanremo, lasciò 31 milioni di corone svedesi da amministrare. Era il 10 dicembre 1896.

La prima cerimonia si ebbe a cinque anni dalla morte del filantropo: in quel tempo, Norvegia e Svezia non erano ancora separate. Oggi, l’evento si divide tra Stoccolma e Oslo, con il premio per la pace assegnato da un apposito comitato che ha sede nella capitale norvegese.

Per il massimo beneficio dell’umanità.

Alessio Gaggero

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