Cosa mi è piaciuto di più del Master? La parte pratica: la possibilità di sperimentare e commentare, mentre all’Università le lezioni sono solo frontali ed è difficile una discussione aperta e un’applicazione delle conoscenze acquisite.

Giada Flagello ha frequentato il nostro Master in Mediazione Familiare e dei Conflitti Interpersonali. Pubblichiamo la sua intervista, ringraziandola per il tempo che ci ha voluto dedicare!

Perché hai scelto di frequentare il Master in Mediazione Familiare e dei conflitti interpersonali? Quali erano i tuoi obiettivi?

Ho scelto di frequentare il Master perché mi ero laureata e lavoravo da poco e mi  rendevo conto che faticavo a stare nel conflitto, a reggere la discussione, a trovare le parole adeguate per esprimere i miei pensieri e stati d’animo. E poi volevo anche aprirmi nuove prospettive lavorative.

Quale aspetto ti è piaciuto di più del percorso formativo?

Il fatto che fosse un piccolo gruppo e che tutti potessero partecipare alla discussione, per cui le informazioni circolavano velocemente. E poi la parte pratica: la possibilità di sperimentare e commentare, mentre all’Università le lezioni sono solo frontali ed è difficile una discussione aperta e un’applicazione delle conoscenze acquisite.

Cosa ti ha lasciato Master?

In termini didattici una maggiore consapevolezza di cos’è il mediatore, del suo ruolo, una sicurezza maggiore nello stare davanti al conflitto. Dal punto di vista umano mi ha dato la possibilità di conoscere persone provenienti da realtà e formazioni diverse, che utilizzano gli strumenti della mediazione in modo simile dimostrando una sensibilità comune.

In che modo hai messo a frutto il titolo di Mediatore Familiare conseguito con il Master?

Gli strumenti, le tecniche, le nozioni acquisite nel Master sono per me ormai strumenti che uso in modo molto naturale nel lavoro quotidiano.