Una supervisione centrata sulla gestione dei conflitto «permette all’educatore di porsi in discussione e di riprendere degli episodi di conflitto con l’ospite, parlandone in un contesto protetto e senza essere sotto giudizio. Ciò consente di diventare più consapevoli anche di eventuali non-detti sviluppatisi nei rapporti con gli utenti. Anche perché ciascuno di noi per la sua storia personale con alcune ospiti ha più difficoltà perché risuonano dentro in modo particolare, e magari non ce ne rendiamo neppure conto»
Sono queste alcune delle considerazioni svolte da Silvia Griglio, psicologa della Cooperativa Il Ricino, intervistata in questo 37° video della rubrica Conflitti in corso. L’intervista, infatti, è un breve ma umanamente coinvolgente viaggio all’interno di una comunità mamma-bambino, nella quale sono accolte, supportate ma anche osservate e valutate delle donne, inviate con i loro bambini dai Servizi Sociali, spesso a seguito di disposizione del Tribunale dei Minori, a causa delle condizioni di particolare disagio sperimentate: in molti casi, infatti, si tratta di donne maltrattate dai loro partner per anni e, quindi, di bambini vittime di violenza assistita. Ma, a volte, anche i figli sono stati maltrattati oppure abusati sessualmente.
La relazione tra queste donne, provate da sofferenze spaventose, e gli educatori e le educatrici della comunità, quindi, è particolarmente complessa, non priva di risvolti ambigui e un po’ oscuri, anche potenzialmente conflittuali. Ed è su questi che con Silvia Griglio cerchiamo di fare un po’ di luce.