Pubblicati da Maurizio

Quella giornata particolare

L’11 maggio del 2016 veniva approvata la legge sulle unioni civili. Settantotto anni prima si concludeva la visita di Hitler a Roma. Ricordiamo entrambi i fatti, prendendo spunto da Una giornata particolare (1977, di Ettore Scola), che, sullo sfondo di quella storica e nefasta visita, raccontava dell’incontro tra una casalinga ingenua, poco istruita e profondamente sola, e un radiocronista dell’EIAR, licenziato ed inviato al confino dal regime fascista a causa della sua omosessualità.

La mediazione familiare e il legame sociale

La mediazione familiare può essere un importante strumento di recupero, rinnovamento  o rinforzo del legame sociale. E lo ha ampiamente dimostrato negli ultimi trent’anni. Rischia, però, di perdere tale efficacia, anzi di generare un effetto opposto, se diventa un percorso che si è costretti a seguire. La previsione della sua obbligatorietà, infatti, può dare luogo ad un conflitto tra lo Stato, che impone la mediazione per costringere i genitori in lite a risolvere il loro conflitto, accordandosi, e costoro, che possono non gradire tale costrizione. Infatti, è improbabile che si possa sentire la vicinanza e la solidarietà di uno Stato che, implicitamente ma sostanzialmente, dichiara guerra al nostro conflitto e al nostro essere in conflitto.

I roghi nazisti e la nazificazione della Germania

Il 10 maggio del 1933 nelle piazze principali delle maggiori città tedesche si levarono delle fiamme. Erano quelle dei roghi dei libri. Venivano bruciati i testi di Charles Darwin, Albert Einstein, Sigmund Freud, André Gide, Ernest Hemingway, Hermann Hesse, Jack London, Georg Lukács, James Joyce, Jack London, Thomas e Heinrich Mann, Erich Maria Remarque, Karl Marx,  Marcel Proust, Robert Musil, Arthur Schnitzler, Upton Sinclair, H. G. Wells, Emile Zola… Ma quei roghi non erano che un pezzo del complesso puzzle di nazificazione della Germania, che Hitler e Goebbels sarebbero riusciti a completare con successo nel giro di pochi anni.

Quella festa del primo maggio trasformata nella prima strage della Repubblica

Il 1° maggio del ’47 duemila persone festeggiavano la vittoria elettorale della sinistra alle elezioni regionali e manifestavano contro il latifondismo che li teneva in miseria. Erano sul pianoro di Portella della Ginestra. All’improvviso una pioggia di piombo. 11 morti di cui due bambini e 27 feriti. Se davvero fu la banda di Salvatore Giuliano a massacrare quelle persone, chi furono i mandanti di questa, prima strage della nostra Repubblica?