Quattordicesimo appuntamento di Note di mediazione: “Scrivimi, scrivimi” di Sergio Caputo

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Nel quattordicesimo appuntamento di Note di Mediazione,  ricordiamo il video della canzone "Scrivimi Scrivimi", di Sergio Caputo, che è un un collage di video selfie inviati al cantautore dai suoi followers. Infatti, la comunicazione non verbale dei protagonisti di quel video offre lo spunto per riflettere sulla sua importanza e sulle sue criticità nella mediazione dei conflitti, soprattutto ora che tale attività si svolge da remoto.

Ventitreesima puntata di Conflitti in corso

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Nel ventitreesimo incontro di Conflitti in corso si parla dei contrasti, dai risvolti anche molto concreti, specie in questa cosiddetta Fase 2, tra chi è poco incline ad avvalersi delle maggiori possibilità di movimento restituite alla nostra libertà e chi invece di tali estensioni vuole avvalersi. Pare, infatti, che in ambito privato, familiare, si propongano contrapposizioni simili a quelle che vediamo in ambito pubblico: tra chi dice “Forza e coraggio! Ripartiamo!” e chi ribatte “Calma e prudenza! Aspettiamo!”.

Come si possono gestire tali conflitti? Quali sono i non-detti? Forse entrambe le parti vorrebbero sentire riconosciuti il loro "amore per la vita" e la loro "angoscia per la morte", ma per entrambe accogliere il vissuto altrui significa temere di compromettere qualcosa di irrinunciabile, come la vita nei suoi vari significati? 

Distanziamento spaziale e distanziamento umano

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Il distanziamento spaziale, al quale siamo stati vincolati per via del Coronavirus, non è traducibile in distanziamento umano. O, almeno, non dovrebbe. Tuttavia, negli ultimi anni, un certo distanziamento umano è stato così largamente propagandato e praticato, che l'esperienza dell'epidemia potrebbe non bastare a farci capire la natura auto-distruttiva del "ribaltamento valoriale" che lo sottende. In questo post, allora, ipotizziamo che si potrebbe conseguire un avvicinamento umano, se nuove politiche economico-sociali, finalmente attuative dei compiti assegnati alla Repubblica dalla Costituzione, si integrassero con un New Deal culturale e relazionale: cioè con servizi e prassi di ascolto, per dare alla paura, al dolore e alla rabbia la dovuta cittadinanza, impedendogli di pretendere i pieni poteri, e di mediazione, per ri-umanizzarci reciprocamente.

Tredicesimo appuntamento di Note di mediazione: “Nessuna conseguenza” di Fiorella Mannoia

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"Nessuna conseguenza" di Fiorella Mannoia e l'inizio della cosiddetta Fase 2 offrono lo spunto per soffermarsi, in questo tredicesimo video di  Note di Mediazione, sulla violenza psicologica e su come il mediatore familiare deve porsi quando quella che si trova davanti non è una "comune" relazione conflittuale, ma una relazione violenta.

Intervista a Monica Carta

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In questo undicesimo video della rubrica Interviste ad ex corsisti, parliamo con l’avv. Monica Carta non soltanto delle ragioni che l’hanno condotta a formarsi come mediatrice e dei risvolti pratici dell’esperienza formativa che ha seguito (declinabili proficuamente, a suo parere, nella sua pratica professionale quotidiana), ma anche del modo con il quale, secondo lei, le altre professioni, a partire da quella legale, dovrebbero guardare alla mediazione: non come una diminutio, ma come un valore aggiunto, capace di procurare autentiche gratificazioni ai professionisti non meno che ai loro assistiti.

Intervista a Micaela Linari

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In questo decimo video della rubrica Interviste ad ex corsisti  parliamo con Micaela Linari, sul rapporto tra il bisogno di giustizia, anche come bisogno di riconoscimento, e la mediazione. Inoltre, Micaela si sofferma sul valore dell’ascolto, anche dal punto di vista professionale e personale del mediatore, e racconta il proprio percorso umano e professionale che l’ha portata a lasciare il precedente impiego, in un’azienda, e a lavorare in un studio legale in cui declinare le proprie competenze mediative.

Intervista a Mariella Russo

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In questo video della rubrica Interviste ad ex corsistiMariella Russo, oltre a parlare dell’insufficienza della via giudiziale rispetto ai bisogni più profondi dei protagonisti del contenzioso e a sottolineare le differenze tra la mediazione civile e commerciale e la mediazione in ambito sociale, familiare, penale etc., si sofferma anche sul valore dell’ascolto attivo e sull’importanza di conservare il carattere volontario della partecipazione alla mediazione.

Tu chiamale, se vuoi, Emozioni

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Quando si chiede “come stai?”, nel primo colloquio individuale, durante un percorso di Ascolto e Mediazione, spesso, la risposta è un laconico “Bene, grazie”, però, accompagnato spesso da una smorfia, a metà strada tra la diffidenza e la sorpresa. La risposta a quella stessa domanda diventa, nel corso degli incontri successivi, più articolata e complessa, perché dà voce a sentimenti ed emozioni contrastanti, che accompagnano e attraversano la persona e che l’hanno condotta lì, alla mediazione.

La deumanizzazione delle persone senza fissa dimora

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In questo post si propongono delle riflessioni sulla de-umanizzazione in generale e, in particolare, sulla deumanizzazione di cui sono fatte oggetto le persone senza fissa dimora.  Sempre di più, infatti, nella nostra società regna l'indifferenza nei confronti di queste persone, tanto che si giunge a vivere e a pensare come “normale” la condizione di marginalizzazione sociale: i nostri sentimenti, al riguardo, appaiono così anestetizzati che non proviamo più neppure indignazione per il fatto che vi siano delle persone costrette a dormire per la strada, anzi, percepiamo quella situazione come se fosse una condizione naturale, se non addirittura una colpa imputabile proprio a chi finisce per strada.

Dodicesimo appuntamento di Note di mediazione: “Mi fido di te” di Jovanotti

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Il dodicesimo appuntamento di Note di Mediazione, si richiama a "Mi fido di te" di Jovanotti  per riflettere sulla dimensione della fiducia, quale elemento alla base del percorso di Ascolto e Mediazione dei Conflitti.